La moda ormai va avanti a “pane e sostenibilità”, spingendo consumatori e brand a riflettere su pratiche più etiche e consapevoli. Tuttavia, per molti, l’idea di moda sostenibile può rimanere astratta, difficile da comprendere appieno senza un contesto tangibile. Ecco perché le esperienze sulla moda sostenibile — come tour guidati, spettacoli teatrali e eventi immersivi — stanno diventando strumenti potentissimi per educare e sensibilizzare il pubblico sul tema della moda sostenibile. In questo articolo, mi è venuta voglia di esplorare diverse iniziative che in Italia stanno utilizzando questa leva immersiva per promuovere la moda sostenibile, incoraggiando la necessità prima di tutto di informarsi, e poi di costruire pratiche di consumo più virtuose, come il riciclo, l’upcycling e lo swapping.
Textile Tour di Rifò a Prato
Il distretto tessile di Prato è un luogo emblematico per l’industria della moda, noto per la sua lunga tradizione nel riciclo dei tessuti. Rifò, brand di moda ecosostenibile e rigenerata, ha sviluppato già da qualche anno i Textile Tour per mostrare al pubblico come i vecchi capi sono trasformati in nuovi tessuti di alta qualità. Durante il tour, le persone visitano laboratori e impianti di riciclaggio, toccando con mano cosa intendiamo per economia circolare.

Moda sostenibile in azione con esperienze hands on
Devo essere sincera, mi è sembrata subito un’idea interessante quella dei Textile Tour, così ho scritto a Rifò per capire le numeriche di questo impegno. Nel 2024 Rifò ha organizzato 34 tour b2b, organizzati privatamente principalmente per una media di 20 studenti per tour (in totale circa 680 studenti), 2 tour b2c (in totale 42 persone), completi con visita al cenciaiolo, alla filatura, museo del tessuto di Prato e alla sede Rifò, e 4 visite online.

I partecipanti ai Textile Tour Rifò apprendono l’importanza del riciclo, attraverso un approccio esperienziale che rende la sostenibilità un concetto concreto, piuttosto che una semplice parola d’ordine. Durante il tour si potrà stringere la mano ad uno dei tanti cenciaioli, lavoratori tessili di antica tradizione pratese che erano proprio deputati a “smantellare” gli abiti, ricavando fibre preziose a costruirne degli altri, seguendo vari principi legati alla consistenza della fibra, del colore, ecc.
Spettacoli Teatrali del Collettivo Trama Plaza
Trasferiamoci su un altro palcoscenico, anzi in teatro. Il collettivo Trama Plaza, un’organizzazione no profit che promuove la moda e il design sostenibile attraverso l’arte, l’educazione e l’informazione, ha scelto il teatro come mezzo per comunicare messaggi di moda etica e sostenibile. I loro spettacoli, come Giralamoda e Alla moda dal 1948, caratterizzati da narrazioni coinvolgenti di danza, teatro e performance, affrontano temi come lo sfruttamento della manodopera, l’impatto ambientale della produzione tessile e il potere del consumo consapevole.

Giralamoda è un’opera performativa multidisciplinare che parla di moda sostenibile. Un evento di divulgazione che utilizza l’arte e proposte culturali per sensibilizzare tutti gli attori coinvolti nella filiera: cittadini, imprese, finanziatori ed enti pubblici. Teatro, danza, musica e linguaggio sono le forme artistiche di questo show, che vede alternarsi sullo stesso palco attori e danzatori professionisti, e un’esperta di moda sostenibile in veste di cartomante.
La Moda come Performance
Il teatro offre un’esperienza immersiva che può suscitare riflessioni profonde e emozioni intense. Gli spettatori vengono incoraggiati a mettere in discussione le proprie abitudini di consumo e a considerare l’impatto delle loro scelte.
Ad esempio lo scorso febbraio, solo pochi giorni prima della Milano Fashion Week, si è tenuto a Milano lo Sfashion Weekend, il festival sulla transizione giusta nella moda, per ribaltare la narrazione mainstream e far luce sull’impatto delle lavorazioni tessili, superando retoriche di facciata e false promesse di sostenibilità: la mostra “Handmade”, talk, spettacoli e momenti di scambio.

Collettivo moda consapevole da Roma
Prato, Milano…e ora arriviamo a Roma. Ci sono varie realtà che sono attive sul tema della moda sostenibile, come ad esempio il Collettivo Moda Consapevole, gruppo informale di realtà romane che vogliono creare una moda consapevolmente riducendo l’impatto. All’interno del collettivo ci sono brand di slow fashion, upcycler, sartorie sociali, altri collettivi di swap e workshop. Hanno recentemente partecipato alla Fashion Revolution week 2025, come workshop di riparazione con tecnica Sashiko, e swap party.

A proposito di swap party, monitorate anche quelli organizzati da @scambi.amo, spesso ospitati presso La Redazione (zona Esquilino).
Il mio Tour sulla Moda Sostenibile a Monti
Infine, mi concederete di fare un piccolo momento di autopromozione, citando il tour sulla moda sostenibile che curo nel cuore del quartiere Monti di Roma. in cui ho selezionato negozi e atelier del quartiere sartoriali, di vintage e second hand. Al termine di uno dei miei ultimi tour, Valeria, 57 anni, mi ha detto “Sai, Laura, nella mia vita non ho mai pensato di indossare un capo indossato da un’altra persona, ma questo tour mi sta facendo considerare le cose in maniera diversa”. Questo per me significa aver fatto centro, era esattamente ciò a cui ambivo 😉

E tu, sei pronto a fare una scelta consapevole nel tuo prossimo acquisto di moda? Magari partecipando a una di queste esperienze sulla moda sostenibile potresti trovare la tua ispirazione.
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