L’arte di indossare i guanti con eleganza
Se questo fosse il mese di novembre 1955 ognuna di noi avrebbe una collezione di guanti nel proprio guardaroba.
Uscire di casa senza guanti e cappello sarebbe una mancanza di educazione terribile.
Guanti per ogni stagione: in cuoio foderati, in cachemire per l’inverno, in nappa o in seta per le mezze stagioni e per l’estate.
Ovviamente toglieremo i guanti per bere e per mangiare, ma quando stringeremo la mano di qualcuno li terremo senza un accenno di scuse per questo. Orologio e anelli vanno indossati sotto, solo i braccialetti hanno il permesso di passare sopra i guanti lunghi.
Accessorio galante che serve a comunicare senza parole
Quando li usiamo come un ventaglio è come se sussurrassimo: “avvicinati e conosciamoci..“ mentre quando li lasciamo entrambi cadere dichiariamo al fortunato: “ti amo”, ha ai miei occhi un non so che di magico. D’altra parte i guanti della Bestia nella fiaba senza fate scritta da Madame Leprince de Beaumont permetteranno a Belle di viaggiare nello spazio e nel tempo per poter raggiungere il suo amato padre, come si vede nel film del 1944 “La Bella e la Bestia” di Jean Cocteau. Ho passato la mia infanzia a sognare di ricevere in dono i straordinari guanti del film, ricreati dal celebre guantaio Maison Fabre.

Evviva le Regine, maestre di guanti
In agnello foderato di seta, ricamati a mano, una spolverata di talco profumato…in quanto a stile la regina Marie Antoinette non è seconda a nessuno e i suoi guanti sono di una delicatezza e coquetterie squisitamente settecentesca, tutta colori pastello, fiori e nastrini. La moda dei guanti profumati arriva in Francia grazie a Caterina de Medici, grande estimatrice di questo accessorio, così come lo era Elisabetta I d’Inghilterra, che ne possedeva centinaia e pare che durante una cerimonia importante ne indossasse un vistoso paio con polsini tempestati di splendide pietre preziose e ricami. Voci ben informate raccontano di come quella civetta li abbia indossati e sfilati più di cento volte, per permettere a tutti i presenti di ammirare i suoi movimenti aggraziati. In fondo, come non intendere Elisabetta e la gioia che dà indossare qualcosa di meraviglioso!
