Eleganti donne guerriere sfilano in abiti rigorosi e sensuali. Sabrina Persechino incanta Altaroma con la collezione “Tellenae” ispirata ad una misteriosa città romana. Quando la storia entra nella moda. Noi eravamo in platea e vi raccontiamo com’è andata!
Musica, maestro!
I musicisti, principalmente percussionisti, entrano guidati dal maestro Stefano Rossini e si accomodano. Tutto intorno resta sospeso, in attesa dell’inizio della sfilata Primavera/Estate 2020 di Sabrina Persechino. Siamo al Guido Reni District in occasione dell’Altaroma edizione di gennaio 2020.
La storia entra nella moda
Nell’ispirazione che la stilista ha voluto dare alla sua collezione pret a couture c’è il richiamo alla storia. “Tellenae” infatti è il nome di una città romana non ben identificata che preserva il proprio mistero. L’idea che risulta evidente è quella della struttura, del rigore formale, di un motivo canone che si ripete. Passo dopo passo e abito dopo abito, le modelle incedono sinuose e a testa alta. Sono guerriere orgogliose e non aggressive, fiere e non combattive.
La sofisticata bellezza delle donne guerriere
Le donne che disegna Sabrina Persechino nella sua esperienza da designer e nel suo background di architetto, sono eleganti guerriere. Marciano sul campo della sfilata con acconciature come elmi e gli abiti come corazze che si plasmano sul corpo. Il ferro preso a prestito dai cantieri Persechino architettura fa da tramite tra i due mondi della moda e della storia, saldando, per rimanere in metafora, un immaginario filo di unione tra il design e l’architettura. La palette colori si ispira all’antica Roma: l’azzurro del cielo e il quarzo rosa, la gamma dei bronzei che virano al rame. E poi i “dissidenti”, ma sempre evergreen, bianco e nero.
Castra, castrorum
Come recita Polibio:
“Mi sembra dunque che i Romani, mirando soprattutto alla semplicità, preferiscono assoggettarsi alla fatica di scavare fosse e di costruire opere, perché l’accampamento risulti sempre uguale, a tutti noto e semplice a costruirsi”.
Il richiamo alla geometria e all’architettura è forte ed esalta soprattutto la sartorialità e la lineare compostezza e precisione delle forme degli abiti. In collezione non mancano i capispalla e le tute, oltre che abiti da cocktail e da grande soirée. Gli accessori per le acconciature, le cinture, i tagli laser che gli abiti riportano come se fossero dei “pizzi contemporanei“, sono dettagli che restano impressi e che si caratterizzano per una grande coerenza e modularità.
La patina di Ruskin
Una collezione puramente bella che non ricorre all’euforia del colore e non destruttura le forme. Mai come in questo caso l’alone della “patina” di cui parla Ruskin sembra appropriato. Secondo lo scrittore e poeta britannico Ruskin il valore di antichità e autenticità di un’opera è data dalla patina che la ricopre, segno del tempo che testimonia la sua vita e la sua materia. Una trasformazione inevitabile che non si può arrestare. Ruskin prendeva come esempio la bellezza di un rudere immerso completamente in un bosco, fra la natura.
Noi invece con Sabrina Persechino restiamo immersi in un accampamento militare romano e ricoperti dalle percussioni circostanti, con una piacevole sensazione addosso!
Atelier Sabrina Persechino
Fashion | Architecture | Design
Curiosi di vivere la sfilata della collezione “Tellenae”?
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